Le haenyeo, ovvero “donne del mare” in coreano, da secoli si immergono e pescano in apnea nell’sola di Jeju, in Corea del Sud.
Queste pescatrici di abaloni, ricci di mare e polpi rappresentano una tradizione che ha oltre 1.500 anni. Le haenyeo iniziano ad immergersi a dieci anni, imparando a scendere fino a venti metri di profondità e a trattenere il respiro fino a due minuti di seguito.
Jeju abbonda in tre cose: il vento, che soffia sempre e spesso si fa impetuoso, la pietra lavica che lungo le scogliere nere del sud presenta formazioni rocciose (colonne poligonali) uniche al mondo, e la bellezza delle donne. Di tre cose l’isola è invece priva: cancelli, serrature e ladri, a riprova dell’estrema laboriosità, onestà e fiducia della popolazione locale.
Tuttavia, la tradizione coreana dei pescatori che s’immergono resiste ancora e risale al quinto secolo dopo Cristo. Si tratta di un mestiere originariamente dominato dagli uomini, cosa non particolarmente sorprendente, ma nel diciottesimo secolo il numero di queste pescatrici subacquee aveva ormai superato di gran lunga quello degli uomini.
Spostandoci di qualche secolo in avanti, fino al 2016, la tradizione delle Haenyo sopravvive, anche se forse non durerà ancora a lungo.
Le generazioni più giovani delle coreane cresciute su quelle isole dalle quali un tempo provenivano le Haenyo oggi fuggono verso il continente in cerca d’istruzione e carriere più moderne. Nel 2010 la maggior parte della popolazione già in calo delle Haenyo aveva superato i settant’anni e oggi non esiste una generazione di giovani donne che s’apprestino a prenderne il posto.
Le Haenyo lavorano in acqua fino a cinque ore di fila, passando da un posto all’altro, prima di riportare sulla terra ferma il loro carico di frutti di mare (orecchie di mare, abaloni, ricci di mare, polpi e alghe). Le Haenyo, immergendosi possono raggiungere i 20 metri di profondità, trattenendo il respiro per oltre due minuti alla pari di un provetto nuotatore o di un esperto apneista, soprattutto se si considera che oltre il 90% delle haenyo ha superato i 50 anni di età!
Queste donne sono l’ennesima dimostrazione che siamo ciò che viviamo, l’ambiente, le usanze, le tradizioni, ci contagiano al punto di sentirci vecchi quando ancora riusciremmo benissimo a fare un tuffo e pescare, certo tutta questione di allenamento e abitudine, qui però sembra che allenarsi in palestra ripaghi meno che vivere la natura anche oltre la comodità di sfruttarla.