Prima lo scandalo Cambridge Analytica, ora l’abbandono di Elon Musk: in casa Facebook il clima non è dei migliori. Che il social network per eccellenza sia a un passo dalla fine?
Inutile girarci attorno: lo scandalo Cambridge Analytica ha gettato Facebook in un vortice dal quale sembra sempre più difficile uscire. Dopo che Brian Acton, co-founder di Whatsapp, ha lanciato l’hashtag #deletefacebook, il social network fondato da Mark Zuckerberg ha visto dovuto sopportare un altro duro colpo. Elon Musk ha provveduto infatti a cancellare le pagine Facebook di Tesla e Space X, che vantavano migliaia di iscritti.
Insomma: sembra che i messaggi di scuse di Zuckerberg non siano stati sufficienti per riportare la pace in casa Facebook.
A tutto questo si aggiunge un ulteriore elemento. I dati mostrano un progressivo declino di Facebook in favore di social media più “visivi”, quali Instagram e YouTube. Elementi, questi, che hanno spinto commentatori o semplici utenti a profetizzarne l’imminente disfatta.
Da qui la domanda delle domande: Facebook è davvero sul punto di sparire?
A nostro avviso la risposta è negativa. No, Facebook non è sul punto di sparire. E questo per tantissimi motivi.
Per quanto sia in calo, non bisogna dimenticare che Facebook è il social network più diffuso al mondo, con circa 2 miliardi di utenti attivi. Questo significa che c’è una forte barriera all’uscita: difficilmente l’utente abbandonerà un servizio, se questo è usato da tutti i suoi amici e contatti. Insomma: la verità è che non c’è una reale alternativa a Facebook che ne possegga tutte le caratteristiche che lo hanno reso vincente.
Certamente, la piattaforma negli ultimi mesi sta attraversando una fase di crisi. Il fatturato non cresce più come un tempo; i continui cambi di algoritmo suscitano più di una preoccupazione negli investitori. E ora lo scandalo Cambridge Analytica è sulla bocca di tutti, portando alla luce del sole ciò che fino a pochi giorni fa era ignorato dalla maggioranza degli abituali utenti di Facebook. Ma da qui a parlare di fallimento del social la strada è ancora lunga.
Quel che è certo è che nei prossimi mesi Mark Zuckerberg dovrà gestire una patata bollente. Le scuse non bastano: dovrà passare dalle parole ai fatti, trovando un difficile equilibrio tra le rivendicazioni degli utenti e gli interessi delle aziende che hanno investito nella piattaforma.
Quanto a noi, semplici utenti o professionisti del social media marketing, non ci resta che attendere le evoluzioni della vicenda. O provare ad anticiparle, facendoci trovare preparati.
Un consiglio?
Impariamo a scegliere i giusti filtri e a fare qualche lavoretto di video editing. Ci torneranno utili in un futuro non molto lontano.
E tu che ne pensi di tutto questo? Il tuo parere è importante, faccelo sapere in un commento!
A cura di Daniele Mu