Festeggiata per la prima volta in America, la Festa della Donna è ora celebrata in quasi tutto il mondo, ma la vera nascita di tale manifestazione non è ancora molto conosciuta. Ecco la vera storia.
In pochi sanno perché la Giornata internazionale della donna (questo il nome ufficiale della ricorrenza), più comunemente chiamata Festa della Donna, si festeggi l’8 marzo di ogni anno. La celebrazione è nata per ricordare sia le conquiste sociali e politiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze che il gentil sesso ha subito e subisce tuttora nel mondo. Le sue origini, tuttavia, sono lontane e risalgono ai primi anni del ‘900, quando iniziò ad essere festeggiata per la prima volta negli Stati Uniti.
La prima Festa della Donna fu un’iniziativa a chiaro stampo socialista. Durante la II Internazionale socialista infatti, i membri del Congresso spinsero per l’organizzazione globale di manifestazioni ed eventi che promuovessero la causa delle cosiddette “suffragette”, le donne impegnate per la lotta all’estensione del voto femminile. L’invito fu raccolto dal partito socialista americano che il 23 febbraio 1909 festeggiò la prima giornata ufficiale dedicata alla Donna.
In Italia la Giornata internazionale della donna si tenne per la prima volta nel 1922, per iniziativa del Partito comunista d’Italia, che la celebrò il 12 marzo, prima domenica successiva all’8 marzo. Il 16 dicembre 1977, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite propose a ogni paese di dichiarare un giorno all’anno la Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale e di comunicare la decisione presa al Segretario generale. L’Assemblea riconobbe l’8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, come la data ufficiale.
La scelta della mimosa risale invece al 1946: le organizzatrici delle celebrazioni romane cercavano infatti un fiore che fosse di stagione e che costasse poco, e lo trovarono appunto nella mimosa.
Ci sono molte leggende che ruotano attorno alla Festa della Donna. La versione più conosciuta (ma altrettanto falsa) vorrebbe far risalire la giornata dell’otto marzo al ricordo del rogo di una non specificata fabbrica americana in cui perirono oltre un centinaio di lavoratrici che erano state chiuse dentro lo stabile per evitare uno sciopero. Benché l’episodio detenga una certa carica emotiva e simbolica, non è comunque la vera causa dietro l’origine di questa festa.