Artigianato digitale: creatività e innovazione. Sono questi gli ingredienti del successo dei cosiddetti FabLab, letteralmente “laboratori di fabbricazione”.
L’artigianato digitale sta diventando sempre più attraente ed appetibile per le nuove generazioni ed offre loro grandi opportunità occupazionali, soprattutto se è integrato dalle nuove tecnologie.
Gli artigiani digitali stanno già cambiando l’economia e il mondo del lavoro dal basso, con una rivoluzione silenziosa che va incoraggiata e supportata. È quanto afferma il “Manifesto Makers”, un insieme di proposte per incentivare l’auto-imprenditorialità e favorire l’artigianato digitale come prospettiva di occupazione per i giovani.
L’artigianato digitale è un’attività svolta con il supporto delle tecnologie digitali. Gli artigiani digitali realizzano dunque prodotti di tipo ingegneristico, come ad esempio robot, apparecchi elettronici, dispositivi per la stampa 3D, apparecchiature a controllo numerico, ma lavorano anche nei settori tradizionali, come ad esempio l’oreficeria e la sartoria.
Vengono quindi prodotti anche oggetti che prevedono la lavorazione del legno e dei metalli. Si tratta di una sintesi perfetta tra innovazione e progresso che è partita dagli Stati Uniti nel 2000 e nel giro di pochi anni è sbarcata anche in Italia.
Gli artigiani digitali, conosciuti anche come makers, sperimentano in maniera indipendente la tecnologia di ultima generazione, ripensando in maniera originale ed efficiente i modelli di produzione e di business e lavorando attraverso tecnologia, design, collaborazione, manualità e sostenibilità.
Come i manufatti artigiani, le soluzioni digitali create dal maker per un’impresa non possono avere metodi/comportamenti standard perché toglierebbero unicità, diversità e competitività di quell’impresa. Le soluzioni digitali richiedono il continuo adattamento della “cassetta degli attrezzi informatici” a contesti sempre nuovi, specifici e unici. Un’altra importante analogia tra cultura artigiana e informatica è il concetto di riparazione/manutenzione. Produrre e manutenere/riparare un oggetto o un software sono la stessa cosa e solo chi li gestisce entrambi ha una visione che va oltre le singole componenti e che coglie la finalità complessiva dell’oggetto o del software: è solo riparando le cose che si capisce davvero come funzionano.
Essere artigiani oggi significa abbracciare un certa filosofia di vita: è fare qualcosa che si ama, è mettere passione e cura in ciò che si fa (la cosiddetta maestria, la craftsmanship artigiana), è innovare e condividere conoscenze ed esperienze attraverso gli open data, le comunità virtuali, gli spazi di co-working.